In questo spazio blu che avvolge e sospende, ogni forma sembra nascere da un pensiero che affiora lentamente, come se l’universo stesso stesse ricordando qualcosa di intimo. Le traiettorie luminose, i rossi improvvisi e i gialli vibranti non gridano: pulsano, si espandono come emozioni che cercano di superare il silenzio interiore.
Le geometrie non impongono ordine, ma rivelano un movimento sottile, quasi meditativo: frammenti di percezioni, intuizioni che s’intersecano, si sfiorano, si perdono e ritornano. Tutto resta sospeso in una quiete carica di energia, come un pensiero profondo che non si decide a dissolversi.
L’opera diventa così un luogo di riflessione emotiva, dove il caos e la calma convivono, e lo sguardo ritrova in ogni bagliore la traccia di un sentimento che vuole essere compreso.